Bisceglie, Dolmen della Chianca

Bisceglie, Dolmen della Chianca

Il Dolmen della Chianca di Bisceglie è considerato una realizzazione monumentale, nell’ambito di una grande cultura, il “Megalitismo”, che si diffonde in quasi tutto il mondo nell’arco cronologico che va dal III Millennio a.C. al VI sec. a. C. Il Dolmen della Chianca, fra tutti i Dolmen conosciuti a livello internazionale, è considerato da tutti gli Archeologi e studiosi, un monumento prestigioso, unico, per il suo corredo funerario.
I Dolmen, risalenti all’età del bronzo, rientrano nella tipologia delle tombe dolmeniche a corridoio entro tumulo ellittico. Quelli presenti sul territorio di Bisceglie sono quattro : della Chianca, di Albarosa, di Frisari , dei Paladini.
Il Dolmen della Chianca, è il meglio conservato, ed è il più conosciuto tra i monumenti preistorici d’Italia.
Esso consta di una cella quadrangolare con un altezza di 1,80 m., formata da tre lastroni in verticale a formare le pareti su poggia il lastrone più grande a formare il tetto.
Dei due lastroni laterali, quello di sinistra presenta due piccole aperture praticate per far colare il sangue delle vittime sacrificate all’interno della tomba, per alcuni, o secondo altri per dare la possibilità all’anima del defunto di entrare nel corpo esamine.
La cella continua con un corridoio all’esterno detto dromos, circondato da piccole lastre di pietra. Nella cella si sono trovate ossa di animali bruciate, forse resti di un banchetto funebre , o resti di vittime sacrificate, oltre a stoviglie e vari scheletri umani.
Le comunità preistoriche e, naturalmente, quelle biscegliesi, sentono la necessità di riunirsi come gruppo etnico sotto la spiritualità di questo megalite, per avvicinarsi spiritualmente alla divinità solare, per cui viene motivato l’orientamento dei dolmen verso Levante, che indica il sorgere del sole che illumina la terra, donando la vita.
Il Dolmen della Chianca di Bisceglie, fra tutti i Dolmen conosciuti a livello internazionale, è considerato da tutti gli Archeologi e studiosi, un monumento prestigioso, unico, per il suo corredo funerario. Il corredo funerario comprende:
    • attingitoio con ansa ad “apici revoluti” e foro mediano, uguale agli esemplari degli abitati protoappenninici;
    • attingitoio frammentario, pervenutoci senza ansa, ha breve fondo piano con “onphalos”;
    • boccale monoansato;
    • ciotola a fondo carenato ed orlo svasante, è fornita di ansa a nastro canaliculata;
    • tazza, a piccolo fondo, spigoloso piuttosto accentuato, è fornita di alta ansa ad ascia con occhiello basale: la forma è nota nei complessi della Media Età del Bronzo;
    • tazza emisferica in impasto nero lucido è fornita di ansa ad anello verticale.

Indietro …

Comments are closed.